E TU…CHE DONNA SEI ?Racconta nei commenti la tua storia o di una donna che conosci che in qualche modo ce l’ ha fatta e ha cambiato il suo destino.Recati nei saloni aderenti all’iniziativa 7days women a scoprire le molte sorprese a te riservate,piccoli grandi gesti dedicati ad una persona speciale: TU.
Oggi vogliamo raccontarvi la storia di :Simone-Lucie-Ernestine-Marie Bertrand de Beauvoir, o più semplicemente Simone de Beauvoir (Parigi, 9 gennaio 1908 – Parigi, 14 aprile 1986), è stata una scrittrice, saggista, filosofa, insegnante e femminista francese.Fu un’esponente dell’esistenzialismo e compagna di Jean-Paul Sartre.
Citazioni famose:
“Di per se stessa, l’omosessualità è limitante quanto l’eterosessualità: l’ideale sarebbe essere capaci di amare una donna o un uomo; indifferentemente, un essere umano, senza provare paura, limiti, od obblighi.”
“«….usavamo i vestiti fino alla corda, e anche oltre»”
“Essere donna non è un dato naturale, ma il risultato di una storia. Non c’è un destino biologico e psicologico che definisce la donna in quanto tale. Tale destino è la conseguenza della storiadella civiltà, e per ogni donna la storia della sua vita.”
“Nessuno è di fronte alle donne più arrogante, aggressivo e sdegnoso dell’uomo malsicuro della propria virilità.”
Cosa ha fatto:
Un piccolo omaggio alla pensatrice francese che con il suo libro “Il secondo sesso” è riuscita a porre una questione fondamentale: Si nasce femmina o femmina si diventa? C’è un’essenza femminile data dalla natura o tale essenza è una costruzione storica-culturale? Insomma, si è femmina fin dalla nascita o femmina si diventa? Si tratta di un tema di grande attualità poiché con la rilevanza scientifica, psicologica e fisiologica del tema gender, transgender, ecc., certe interpretazioni sulla natura umana devono essere rivisitate. Una questione di onestà intellettuale.Libertà e giustizia sono il comune denominatore della duplice e instancabile attività della de Beauvoir. L’impegno civile, attraverso i suoi libri, i suoi innumerevoli articoli ed interventi in giro per il mondo, diviene attività costante e necessaria per dare voce agli oppressi del mondo: la tortura nella guerra d’Algeria, le violazioni della guerra in Vietnam, la repressione della polizia nei confronti degli studenti protagonisti del maggio francese, sono solo alcuni dei fronti caldi in cui si trovò a combattere. Saranno però le battaglie femministe intraprese a partire dai primi anni ’70 che la consegneranno alla Storia come l’emblema assoluto del femminismo impegnato.Già nel 1949, Simone de Beauvoir scosse il mondo dell’editoria francese, pubblicando un testo che preannunciando le battaglie femministe successive, ancora oggi, a distanza di sessant’anni, non ha messo gli animi in accordo.
Biografia:
Simone de Beauvoir nacque a Parigi alle quattro del mattino del 9 gennaio 1908, figlia di Françoise e Georges, in una famiglia alto-borghese, segnata presto dalla bancarotta del nonno paterno Gustave Brasseur. Il triste evento costrinse i genitori di Simone e di Henriette-Hélène, la sorella di due anni più giovane, ad abbandonare l’appartamento del Boulevard Montparnasse per uno più piccolo sito in Rue de Rennes.[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][1]
Simone e Hélène vissero lunghi anni di disagi e ristrettezze economiche: «usavamo i vestiti fino alla corda, e anche oltre». La famiglia riusciva a stento a rinunciare alle consuetudini borghesi cui era stata abituata: continuarono i soggiorni a Meyrignacdai nonni paterni e a La Grillère presso la zia. Dimostrò sin dall’infanzia una grande passione per la natura. A Meyrignac si avventurava nei campi con Henriette e scopriva con stupore le meraviglie del paesaggio.[2] Altrettanto precoce fu la passione per lo studio. Iscritta al cattolico Istituto Désir, diventò un’allieva esemplare, e decise – fatto allora insolito – di continuare a studiare e di dedicarsi all’insegnamento, allontanandosi allo stesso tempo dalla religione. Qui conobbe Elisabeth Lecoin, dettaZaza, che diventò subito sua grande amica.
Si iscrisse nel 1926 alla Sorbona, laureandosi con una tesi su Leibniz e ottenendo nel 1929 “l’agrégation” (idoneità all’insegnamento riservata ai migliori allievi francesi) in filosofia. Gli anni dell’università coincidono anche con il primo amore: il cugino Jacques Champigneulle. Simone si innamora di lui e al tempo stesso viene introdotta in un nuovo mondo: si appassiona infatti ad autori quali Gide, Radiguet e Proust, interessandosi quindi ad una letteratura ribelle ed anticonformista. Il cugino spegne però presto i sogni matrimoniali della fanciulla, e si lega a un’altra donna. Simone, ferita nei propri sentimenti, attraversa nell’estate del 1927 un periodo di depressione.[3]
Nel frattempo l’amica Zaza si era fidanzata con un collega di università di Simone: Maurice Merleau-Ponty. Quest’ultimo apparteneva però a una famiglia cattolica della buona borghesia, e dell’unione extra-coniugale con Elisabeth nessuno era a conoscenza a La Rochelle, suo luogo di provenienza. Madame Lecoin minacciò di far scoppiare uno scandalo e Merleau-Ponty, impaurito, scappò, lasciando la ragazza sola e disperata. Era l’inverno; la giovane, fuori di sé per il dolore, trascorse una notte al gelo completamente nuda, morendo per la polmonite conseguente.
Simone non perdonò mai Madame Lecoin per l’accaduto.
Fonti testo: wikipedia-you tube[/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]